Microbiota intestinale come sistema antiossidante: il segreto dei centenari

Microbiota intestinale come sistema antiossidante: il segreto dei centenari

Molto spesso si possono trovare studi scientifici su come il microbiota intestinale abbia innumerevoli ruoli chiave per la salute e il funzionamento del nostro corpo. Siamo a conoscenza che avere un microbiota sano non solo è essenziale tenere in equilibrio il nostro corpo ma agisce anche da barriera protettiva per i possibili patogeni che ci aspettano dietro l’angolo. Mantenendo il corretto numero di microrganismi buoni dentro al nostro intestino, creiamo quindi un ambiente forte e resiliente anche a lungo termine. E il termine “lungo termine” è stato veramente preso alla lettera nella recente ricerca scientifica (Wu, L., Xie, X., Li, Y. et al., 2022) sullo stato del microbiota intestinale nei centenari.   L’obbiettivo dello studio era di usare un insieme di tecniche di sequenziamento metagenomico, e cioè lo studio del genoma dei vari microrganismi nel loro ambiente naturale (in questo caso, l’intestino dei partecipanti) e l’isolamento in vitro di alcuni ceppi funzionali a scopo di studiare la loro interazione. In modo da avere un pool genetico vario, allo studio hanno partecipato 247 persone di diverse eta dal paese Jiaoling (Cina), conosciuto per essere uno dei luoghi al mondo dove c’è un’elevata presenza di ultracentenari.

Fig 1. Tipo e specie di microrganismi identificati attraverso isolamento in vitro e sequenziamento metagenomico

  Grazie all’isolamento delle specie funzionale e l’uso del sequenziamento metagenomico per identificare cosiddette specie, è stato possibile 2055 specie diverse di microrganismi. Lo studio di queste specie tra cui Lactobacillus, Akkermansia, Methanobrevibacter, Roseburia, Clostridiales, e Ruminococcaceae (specie importanti per il metabolismo), ha evidenziato una chiara differenza in termini di tipi e quantità tra l’intestino dei giovani e degli ultracentenari.   Anche se è conosciuto il fatto che la nostra impronta microbica cambia, adattandosi ad ambienti e stimoli diversi con il passare degli anni, il microbiota dei partecipanti ultracentenari è risultato più vario (molte più specie diverse) e più funzionale in termini di metabolismo e bio-degradazione di sostanze tossiche (sia esterne che interne) rispetto a quello dei partecipanti più giovani. Agendo come un sistema perfettamente funzionante con un metabolismo alto e con sistemi che contano di grandi capacità di anti-ossidazione, è possibile che il microbiota ne sia la chiave?  

Fig 2. (a) Funzioni del microbiota intestinale per età Y20, Y40, Y60, Y80, Y100, Y120 (Y= anni), (b) Quantità di enzimi per fascia d’età (c) Correlazioni tra specie di microrganismi e funzioni del microbiota intestinale

  In conclusione, un microbiota con grande diversità significa arrivare ad avere cento candeline o più sulla torta? Purtroppo, gli studi in questo campo sono ancora limitati, così come i campioni di persone disposte a parteciparci quindi dare dei risultati assoluti non è ancora possibile. Detto questo, dopo aver visto che un microbiota intestinale “multiculturale” è un tratto comune negli ultracentenari, che sia questo il segreto per una vita più longeva?  
  Wu, L., Xie, X., Li, Y. et al. Gut microbiota as an antioxidant system in centenarians associated with high antioxidant activities of gut-resident Lactobacillus. npj Biofilms Microbiomes 8, 102 (2022). https://doi.org/10.1038/s41522-022-00366-0    

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